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Documento


195675
IDG920801731
92.08.01731 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ferrari Erminio
Le intese tra organi statali ed ecclesiastici in tema di beni culturali nel sistema delle fonti
Giur. cost., an. 36 (1991), fasc. 3, pag. 2462-2477
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D18254; D9433
La figura delle "Intese", introdotta nel nostro ordinamento dall' art. 12 dell' Accordo firmato a Roma il 18 febbraio 1984 e ratificato con l. 121/1985, viene analizzata innanzitutto collocando le stesse in primo luogo nel complesso degli altri atti pattizi che numerosi sono stati previsti dagli accordi e dalle intese tra lo Stato e le confessioni religiose ed in secondo luogo nell' insieme di quegli atti che, pure ormai numerosi, vanno infirmando il ruolo tradizionalmente centrale della legge nel sistema delle fonti di diritto interno. Queste considerazioni inducono a considerare anche tali Intese come un' ipotesi di delegificazione e suggeriscono quindi di identificare alcune caratteristiche di fondo di questi fenomeni di delegificazione, cui corrisponde il particolare regime giuridico degli atti in questione. In particolare l' analisi svolta offre fondamento alla tesi per cui la normativa posta in essere dalle Intese in questione non tanto integra o completa o sviluppa la preesistente disciplina nazionale, quanto ne prende il posto. Essa infatti non equivale ad una sorta di regolamento di esecuzione della legislazione italiana delle cose di interesse artistico per il caso particolare in cui su di esse cada un interesse religioso; al contrario essa costituisce "la" disciplina che nel nostro ordinamento e' rivolta ad assicurare "la salvaguardia, la valorizzazione e il godimento dei beni culturali di interesse religioso appartenenti ad enti ed istituzioni ecclesiastiche".
art. 12 l. 25 marzo 1985, n. 121
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