| 195883 | |
| IDG921501939 | |
| 92.15.01939 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Rapisarda C.
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| Sulla qualificazione soggettiva di pubblico ufficiale e incaricato di
pubblico servizio
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| Osservazione a Cass. sez. V pen. 9 gennaio 1991
Cass. sez. V pen. 19 dicembre 1990
Cass. sez. VI pen. 12 dicembre 1990
App. Bologna 28 marzo 1991
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| Foro it., an. 117 (1992), fasc. 1, pt. 2, pag. 29-31
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D5110
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| Le sentenze in rassegna affrontano il problema della configurazione
delle qualifiche soggettive di pubblico ufficiale e incaricato di
pubblico servizio. Le decisioni considerano gli elementi attraverso i
quali la nuova normativa descrive il concetto di pubblica funzione,
stabilendo i requisiti che rendono oggettivamente pubblica una certa
attivita' con la conseguente qualifica di pubblico ufficiale per
colui che la svolge. In particolare, rileva l' A., la prima e la
seconda pronuncia si soffermano sui poteri autoritativi e
certificativi; la terza invece, pone in luce, quale connotato della
pubblica funzione, la disciplina pubblica che deve regolarne lo
svolgersi; con la quarta, i giudici indagano circa il contributo alla
formazione e manifestazione della volonta' della p.a. che un'
attivita' deve apportare per definirsi pubblica ai fini della legge
penale. L' A. esamina i problemi, gia' evidenziati dai commentatori
della riforma, che sarebbero sorti in sede applicativa, rilevando che
tre delle quattro pronunce in epigrafe si collocano su posizioni in
contrasto con la consolidata prassi applicativa.
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| l. 26 aprile 1990, n. 86
art. 357 c.p.
art. 358 c.p.
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