| 195893 | |
| IDG921501949 | |
| 92.15.01949 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Manera Giovanni
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| Adozione del figlio del coniuge e pretesa violazione del principio di
uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, di cui all' art. 29 Cost.
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| Nota a C. Cost. 24 gennaio 1991, n. 27
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| Giur. it., an. 143 (1991), fasc. 6, pt. 1A, pag. 615-618
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30141; D445
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| Una sentenza svizzera aveva sancito l' adozione da parte del
cittadino italiano e di sua moglie, cittadina italiana di originaria
nazionalita' elvetica, del figlio biologico di questa, minore di eta'
e col cognome materno. La Corte d' Appello di Torino, nel
procedimento di delibazione di tale sentenza, ha ritenuto il
provvedimento contrario all' ordine pubblico italiano, in quanto
prevede che il genitore biologico diventi genitore adottivo. La Corte
ha sollevato, quindi, questione di legittimita' costituzionale dell'
art. 44 comma 1 lett. b) l. 184/1983, sostenendo che tale
disposizione, che configura come non legittimante l' adozione
effettuata dal coniuge del genitore biologico del minore, viola il
principio di uguaglianza morale e giuridica dei coniugi di cui all'
art. 29 Cost. L' A. esamina due aspetti della sentenza della Corte
Costituzionale: quello relativo alla dichiarazione di infondatezza e
quello relativo all' ipotesi che nella spec ie nulla ostava alla
dichiarazione di efficacia in Italia del provvedimento straniero,
poiche' la richiesta dichiarazione di efficacia non integrava la
"delibazione" prevista dall' art. 32 l. 184/1983, ma quella
disciplinata dagli artt. 796 s.s. c.p.c.
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| art. 29 comma 2 Cost.
art. 44 comma 1 lett. b l. 4 maggio 1983, n. 184
art. 32 l. 4 maggio 1983, n. 184
art. 796 c.p.c.
art. 797 c.p.c.
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