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Documento


195917
IDG921501973
92.15.01973 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Sanzo Salvatore
I rapporti fra banca e correntista nelle operazioni su titoli azionar
Nota a Cass. sez. I civ. 25 ottobre 1990, n. 10365
Giur. it., an. 143 (1991), fasc. 8-9, pt. 1A, pag. 927-932
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D3156; D3170; D30650; D30820; D30822
Esame della sentenza, i cui aspetti centrali riguardano i seguenti punti: il disconoscimento di qualsiasi efficacia probatoria al "fissato bollato", che ha rilevanza soltanto "come adempimento meramente fiscale" ed e' ininfluente ai fini dell' esistenza e della validita' di un contratto; l' assunzione di valore probatorio, sia per cio' che attiene alla sussistenza del consenso sia con riguardo alla regolamentazione del rapporto nel suo svolgimento concreto, della mancata, tempestiva e specifica contestazione da parte del correntista delle risultanze emergenti dalle scritture contabili e dai moduli predisposti dalla banca e sottoscritti dall' altro contraente. L' A. rileva l' importanza di questa pronuncia in quanto la banca non risulta alienante ma semplice commissionaria per l' acquisto di titoli azionari: qualita' c he il "foglietto provvisorio" sembrava negare in radice. Per quanto riguarda il problema della ripartizione dell' onere probatorio, secondo l' A., la sentenza sembra porsi in un' ottica di eccessivo sfavore nei confronti del contraente piu' debole.
r.d. 30 dicembre 1923, n. 3278 art. 1731 c.c. art. 1735 c.c. art. 1832 c.c. art. 2702 c.c. art. 2727 c.c.



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