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Documento


195942
IDG921501998
92.15.01998 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Giove Stefano
Alienazione di quote in comproprieta': prelazione e riscatto del conduttore
Nota a Cass. sez. III civ. 3 maggio 1990, n. 3629 Cass. sez. III civ. 11 settembre 1990, n. 9354 Cass. sez. III civ. 20 dicembre 1990, n. 12088
Giur. it., an. 143 (1991), fasc. 10, pt. 1A, pag. 1061-1066
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D30640; D3057
Le sentenze in rassegna si inquadrano tra quelle volte a delineare i limiti del conduttore ad esercitare il diritto di prelazione in relazione al rapporto tra il bene condotto in locazione e quello oggetto del contratto di compravendita. La prima sentenza nega la sussistenza del diritto di prelazione del conduttore nel caso in cui un coerede venda un bene locato a terzi estranei alla comunione. Nel secondo caso, invece, l' inquilino ha vittoriosamente esperito il riscatto, pur se avverso al cessione di 5/6 di un complesso immobiliare di cui faceva parte la propria attivita', acquistato dal proprietario del sesto residuo. Nel terzo caso, analogo al secondo, la Suprema Corte nega che il conduttore possa reagire alla cessione di quote di un complesso comprendente quello locato. L' A. approfondisce il tema della prelazione urbana ed esamina il contenuto delle pronunce.
art. 38 l. 27 luglio 1978, n. 392 art. 39 l. 27 luglio 1978, n. 392



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