| 195984 | |
| IDG921502040 | |
| 92.15.02040 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Della Pietra Giuseppe
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| Un caso di (dis)applicazione dell' art. 303 comma 2 c.p.c.
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| Nota a ord. Trib. Napoli 16 maggio 1991
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| Giur. it., an. 143 (1991), fasc. 11, pt. 1B, pag. 745-748
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D41821
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| L' attore, a seguito dell' interruzione del processo per morte del
convenuto, aveva riassunto la causa avvalendosi dell' art. 303 comma
2 c.p.c. Aveva cioe' notificato, nell' anno dal decesso, copia del
ricorso per riassunzione e del decreto di fissazione della nuova
udienza collettivamente ed impersonalmente agli eredi nell' ultimo
domicilio del defunto. Il Tribunale, pero', ha ritenuto di non poter
pronunciare nel merito, reputando necessaria l' integrazione del
contraddittorio nei confronti degli eredi nominativamente indicati. A
norma dell' art. 102 c.p.c. ha ordinato l' integrazione del
contraddittorio nei confronti degli eredi nominativamente indicati.
L' A., analizzata la portata pratica e sistematica dell' art. 303
comma 2 c.p.c., sostiene che il Tribunale lo ha sostanzialmente
disapplicato.
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| art. 102 c.p.c.
art. 303 comma 2 c.p.c.
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