| 195987 | |
| IDG921502043 | |
| 92.15.02043 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Weigmann Roberto
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| Compensi esagerati agli amministratori di societa' a base ristretta
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| Nota a App. Milano 8 dicembre 1990
App. Milano 29 marzo 1991
Trib. Milano 9 maggio 1991
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| Giur. it., an. 143 (1991), fasc. 11, pt. 1B, pag. 793-802
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D312201; D312202; D312203; D312205; D312207
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| Accade spesso, nelle piccole societa', in particolare in quelle a
responsabilita' limitata, che al fine di abbassare l' utile per
eludere le imposte venga usata la tecnica di aumentare i compensi
degli amministratori, per portarli in detrazione nel conto economico.
In questo modo i soci gerenti percepiscono sotto forma di
retribuzione per la loro carica somme che altrimenti potrebbero
ottenere come dividendi distribuiti. Da queste operazioni sorgono
sovente contrasti e i soci in minoranza sono estromessi dall'
amministrazione e si ritrovano con un investimento di capitale a cui
non tocca piu' nessuna quota di utile. L' unica alternativa, allora,
e' quella di vendere ai soci di maggioranza ad un prezzo stracciato o
litigare per rafforzare la propria posizione e poter cedere le quote
a condizioni piu' ragionevoli. Le sentenze in rassegna offrono all'
A. l' occasione di approfondire alcune questioni riguardanti
impugnative delle deliberazioni assembleari, usate come rimedi,
appunto, per raggiungere lo scopo del socio rinunciante di uscire
dalla societa' a condizioni ragionevoli.
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| art. 2364 c.c.
art. 2373 c.c.
art. 2377 c.c.
art. 2389 c.c.
art. 2423 c.c. 0art. 2425 bis c.c.
art. 2431 c.c.
art. 2486 c.c.
art. 2487 c.c.
art. 2491 c.c.
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