| 196021 | |
| IDG921502077 | |
| 92.15.02077 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Montagni Andrea
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| Sul termine per il riesame in tema di custodia cautelare
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| Nota a ord. Trib. Napoli 28 aprile 1990
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| Giur. merito, an. 24 (1992), fasc. 1, pt. 2, pag. 170-171
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D611; D6113; D68
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| Il ricevimento di atti diversi da quelli espressamente indicati dall'
art. 309, comma 5, e dall' art. 291 comma 1 c.p.p., non comporta la
decorrenza del termine perentorio di giorni 10 assegnato al Tribunale
della Liberta' per la decisione sul riesame del provvedimento che
dispone la custodia cautelare in carcere. La trasmissione, da parte
dell' autorita' giudiziaria procedente, di atti diversi da quelli
prescritti dalle norme ora citate, non puo' avere conseguenze dirette
in ordine alla efficacia del provvedimento impugnato, la cui
caducazione discende dal mancato rispetto del termine di 10 giorni
decorrente dalla ricezione degli atti (richiamati), che hanno guidato
l' emanazione del provvedimento coercitivo ed il vaglio dei quali
sostanza il giudizio di riesame. Cosi' argomenta il Tribunale di
Napoli; (nel caso, al collegio investito del riesame erano pervenuti,
in un primo tempo, unitamente alla istanza di riesame dell' indagato
ristretto, soltanto l' atto di nomina del difensore all' atto dell'
ingresso in carcere e copia del verbale di interrogatorio reso dall'
arrestato ex art. 294 c.p.p.).
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| art. 291 comma 1 c.p.p.
art. 309 c.p.p.
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