| 196268 | |
| IDG920902324 | |
| 92.09.02324 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Bernasconi Alessandro
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| La divaricazione funzionale dell' affidamento in prova e l'
obsolescenza del modello correzionale
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| Nota a C. Cost. 13 dicembre 1989, n. 569
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 34 (1991), fasc. 4, pag. 1315-1337
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D5035; D6440
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| La Corte Costituzionale ha dichiarato l' illegittimita' dell' art. 47
comma 3 l. 354/1975, nella parte in cui, fra le condizioni per l'
affidamento in prova al servizio sociale, "non prevede che, anche
indipendentemente dalla detenzione per espiazione di pena o per
custodia cautelare, il condannato possa essere ammesso all'
affidamento in prova al servizio sociale se, in presenza delle altre
condizioni, abbia serbato un comportamento tale da consentire il
giudizio di cui al precedente comma 2 dello stesso articolo". L' A.
ripercorre l' evoluzione dell' istituto in esame, che ha subito ad
opera sia degli interventi legislativi che giurisprudenziali una
rivisitazione complessiva che ne ha modificato in termini sostanziali
i caratteri originari. Esamina, quindi, le rilevanti conseguenze che
la sentenza in epigrafe produce sulla fisionomia complessiva di
questa misura.
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| art. 3 comma 1 Cost.
art. 27 comma 3 Cost.
art. 47 comma 3 l. 26 luglio 1975, n. 354
art. 11 l. 10 ottobre 1986, n. 663
C. Cost. 29 ottobre 1987, n. 343
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