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Documento


196271
IDG920902327
92.09.02327 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Benciolini Paolo
"...a scopo medico legale"
Riv. it. med. leg., an. 13 (1991), fasc. 3, pt. 1, pag. 689-699
D58; D966; D96910
"...a scopo medico-legale" ed altre analoghe espressioni vengono sovente usate dai medici clinici per giustificare comportamenti medici non motivati da esigenze diagnostico-terapeutiche, bensi' da indirizzi giustificata da "motivi medico-legali". In sostanza e' come se il medico dicesse "in scienza e coscienza ben saprei quali indirizzi seguire, ma la medicina legale mi obbliga ad agire diversamente". Questo comportamento e' ispirato dal timore del medico di dover rendere conto in sede giudiziaria del suo operato. L' A. nega che sussista un contrasto tra medicina le gale e medicina clinica. Anche se diversamente finalizzata, la medicina legale e' materia medica al pari delle discipline cliniche e non esiste un "punto di vista peritale" che non sia anche quello clinico. Occorre, pertanto, che i medici legali operino attivamente per agevolare il cambiamento di mentalita' dei clinici e che questi lascino cadere la prassi, in contrasto con le esigenze cliniche, di invocare "motivi medico-legali", ma tenendo conto esclusivamente della responsabilita' professionale.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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