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Documento


196421
IDG921502477
92.15.02477 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Scarpelli Franco
Interposizione e appalti di servizi informatici: un interessante "obiter dictum" della Cassazione sul ruolo del know-how di impresa
Nota a Cass. sez. un. civ. 19 ottobre 1990, n. 10183
Foro it., an. 117 (1992), fasc. 2, pt. 1, pag. 524-527
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D7402; F79
La Corte ha riconosciuto, nella fattispecie esaminata, la violazione del divieto d' interposizione nelle prestazioni lavorative. Ha escluso, infatti, la sussistenza di un appalto genuino, concluso da una software house appaltatrice, in mancanza di un apporto significativo di beni, anche solo immateriali, il c.d. know-how. L' A., pero', concentra l' analisi su alcune osservazioni svolte in motivazione (e costituenti pertanto obiter dictum) a proposito della possibile rilevanza del know-how nel giudizio di legittimita' degli appalti di servizi informatici.
art. 1 l. 23 ottobre 1960, n. 1369



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