| Il primo febbraio 1992 il Presidente Cossiga rinvio' alle Camere, per
un riesame, la legge sull' obiezione di coscienza al servizio
militare, convinto che dovesse essere ridiscussa dal prossimo
Parlamento. Invece, il Presidente del Consiglio riteneva che dovesse
riesaminarla l' attuale Parlamento, anche se disciolto. La cronaca
riferisce sulla discussione della legge alla Camera, conclusasi con
la sua definitiva archiviazione a causa delle assenze dei deputati
socialisti e liberali. Nella vicenda ha prevalso il tentativo,
offensivo e ingiusto nei riguardi degli obiettori sinceri e motivati,
di squalificare l' obiezione di coscienza.
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