| 196920 | |
| IDG920902976 | |
| 92.09.02976 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Randazzo Ettore
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| Sul alcune ipotesi di nullita' del procedimento di riesame di misure
coercitive
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| Osservazione a Cass. sez. VI pen. 11 marzo 1991
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| Cass. pen., an. 31 (1991), fasc. 12, pt. 2, pag. 965-971
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D61128; D607; D6052
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| Vengono esaminati criticamente i principi affermati nella sentenza
per quanto riguarda: la nullita' derivante dall' inosservanza del
termine di 3 giorni previsto dall' art. 309 c.p.p. per la
comparizione all' udienza camerale; la impossibilita', ex art. 182
c.p.p., di eccepire la nullita' per l' imputato che non abbia
provveduto a comunicare la modifica del domicilio precedentemente
eletto; l' onere di allegazione che incomberebbe sull' interessato,
in ordine alla comunicazione all' ufficio giudiziario procedente del
nuovo domicilio. Secondo l' ultima massima, l' imputato o l' indagato
che, ricevuto intempestivamente l' avviso, intervenga all' udienza
camerale (il cui verbale, tra l' altro, venga riaperto per consentire
l' esplicazione delle difese), non ha interesse, e dunque titolo, per
eccepire la relativa nullita', non essendo ravvisabile alcun concreto
pregiudizio (art. 182 comma 1 c.p.p.).
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| art. 162 c.p.p.
art. 178 c.p.p.
art. 179 c.p.p.
art. 182 comma 1 c.p.p.
art. 309 comma 8 c.p.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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