| Tutte le legislazioni penali riconoscono al cittadino il diritto di
difendersi, e di difendere altri, da una ingiusta aggressione, nei
casi in cui l' intervento dello Stato non puo' essere tempestivo. L'
art. 52 c.p. precisa le condizioni di legittimita' di tale
autodifesa: necessita', proporzione tra difesa e offesa, pericolo
attuale, ingiusta aggressione. La dottrina morale chiarisce i
fondamenti della legittima difesa, riconducibili al diritto-dovere di
salvaguardare la propria vita e, nel caso di aggressione a terzi, al
dovere di solidarieta' e carita'; e precisa le condizioni di liceita'
morale dell' azione, le stesse della sua legittimita' giuridica, ma
lette nella prospettiva della teologia morale. Lo studio sottolinea
infine il carattere di eccezione della legittima difesa: infatti,
tutelare la vita e i diritti dei cittadini e' compito proprio dello
Stato, il quale di fronte all' emergenza criminalita' e al rischio di
forme illegali di "giustizia privata" ha il dovere di potenziare le
proprie capacita' di intervento.
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