| 197328 | |
| IDG920603384 | |
| 92.06.03384 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Avio Alberto
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| Danno biologico e malattie professionali: un ritorno alla teoria del
rischio professionale
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| Nota a C. Cost. 15 febbraio 1991, n. 87
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| Riv. it. dir. lav., an. 11 (1992), fasc. 1, pt. 2, pag. 6-13
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D7013; D0411
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| La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di
legittimita' degli art. 2, 3, 74 del d.p.r. 1124/1965 nella parte in
cui non e' previsto il risarcimento del danno c.d. biologico patito
dal lavoratore nello svolgimento e a causa delle mansioni da lui
svolte. Pur ritenendo inammissibile la questione, i giudici
riconoscono apertamente il buon diritto del lavoratore a vedersi
riconosciuto il danno subito a causa di lavoro anche quando esso non
abbia ripercussioni sulla capacita' lavorativa. Si riconosce, cioe',
che il danno biologico dev' essere tenuto in considerazione per la
determinazione del "risarcimento" anche nel caso di infortuni sul
lavoro e malattie professionali. L' A. espone una serie di argomenti
critici e, in una postilla, segnala altre due sentenze che riguardano
il rapporto tra indennita' erogata dall' INAIL e danno biologico.
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| art. 32 comma 1 Cost.
art. 35 comma 1 Cost.
art. 38 comma 1 Cost.
art. 2 d.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124
art. 3 d.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124
art. 74 d.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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