| Per calcolare a preventivo la redditivita' degli investimenti se ne
attualizzano -di regola- i flussi monetari attesi; per controllarla a
consuntivo ci si affida invece ad indicatori desunti dai bilanci
quali ROI e ROE. Tali misurazioni, l' una finanziaria, l' altra
contabile, poggiano su logiche di costruzione differenti, sicche' i
redditi previsti ex ante non sono confrontabili con quelli conseguiti
ex post. La soluzione al problema consiste, a parere di molti
(Rappaport, Anthony, ecc.) nel mutare i criteri di redazione di
bilanci, assumendone a scopo la determinazione del reddito economico
invece dell' usuale reddito contabile. Dopo aver confutato una
proposta in tal senso avanzata da Anthony, l' A. riconosce l'
importanza della questione ad oggetto ribadendo, pero', che non e' il
bilancio d' esercizio la sede piu' opportuna per risolverla. In
conclusione l' A. illustra i motivi di perplessita' sollevati dal
reddito economico e riafferma la propria preferenza per il reddito d'
esercizio cosi' come attualmente congegnato.
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