| 197516 | |
| IDG920803572 | |
| 92.08.03572 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Gustapane Antonello
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| L' autolesionismo nell' ordinamento giuridico italiano
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| Diritto e societa', (1992), fasc. 2, pag. 295-318
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D6440; D0411
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| La frequenza delle condotte autolesive in ambiente carcerario
sollecita l' attenzione non solo degli studiosi delle scienze
clinico-criminologiche ma anche del giurista, al quale spetta
chiarire come l' ordinamento italiano reagisca alla volontaria
lesione provocata dall' individuo a se stesso. Ebbene dal combinato
disposto di diversi articoli della Carta Costituzionale sembra
ricavarsi il principio fondamentale che sul singolo grava l' obbligo
di preservare quelle condizioni di integrita' psico-fisica che siano
idonee a garantire l' adempimento minimale dei doveri inderogabili di
solidarieta' sociale, politica, ed economica su di lui gravanti o
come semplice individuo o come cittadino rivestito di specifiche
funzioni pubbliche o private in quanto sono proprio tali condizioni a
costituire il presupposto indispensabile per l' espletamento delle
indefettibili posizioni soggettive passive impostegli per garantire
una corretta vita in comune. Logico corollario di questo principio e'
la possibilita' che il legislatore ordinario razionalmente qualifichi
come illecito, sia pure variamente represso, la condotta autolesiva
ogniqualvolta questa sia diretta o a violare intenzionalmente uno dei
doveri costituzionalmente enunciati; oppure a raggiungere in modo
fraudolento un beneficio costituzionalmente stabilito.
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| art. 27 Cost.
art. 32 Cost.
art. 38 Cost.
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