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197561
IDG920903617
92.09.03617 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Randazzo Ettore
L' assunzione di nuove prove e le integrazioni inquisitorie del giudice dibattimentale
Cass. pen., an. 31 (1991), fasc. 10, pt. 1, pag. 1690-1693
D68; D6140
L' A. analizza la portata dell' art. 507 c.p.p. secondo il quale "terminata l' acquisizione delle prove il giudice, se risulta assolutamente necessario, puo' disporre anche d' ufficio l' assunzione di altri mezzi di prova". Secondo l' A. questa disposizione desta preoccupazione per le abusive interpretazioni "estensive" a cui potrebbe esporsi a causa della genericita' della sua formulazione. Conclusivamente egli confida che, in attesa di opportuni interventi normativi, o per lo meno della Corte Costituzionale e delle sezioni unite, la Magistratura sappia fissare "i confini di questo vago, immenso, pressocche' incensurabile potere"
art. 507 c.p.p.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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