| Un rapido schizzo storico della camorra dai tempi dell' unificazione
introduce ad una riflessione su quelli che possono considerarsi i
tratti di continuita' o gli elementi di novita' di questo fenomeno
che e' presente nella realta' napoletana, secondo una delle ipotesi
piu' accreditate, fin dal '700. Il controllo di attivita' di
delinquenza comune, la proteiformita' nei rapporti politici, una
certa abilita' nell' interpretazione di alcuni sintomi di malessere
sociale, il carcere come occasione di reclutamento, sono alcuni dei
tratti che, pur contrassegnati da manifestazioni susseguitesi in
maniera scissa, segmentata, con connotazioni diversificate, sembrano
legare la camorra con un filo di continuita'. Il controllo del
territorio praticato attraverso il tagliamento intensivo, il livello
di violenza raggiunto nella lotta tra le bande, il traffico della
droga con tutte le sue implicazioni, la soggettivita'
imprenditoriale, sembrano invece potersi definire le nuove facce del
fenomeno. Forti e pericolosi gli elementi di disgregazione introdotti
infine dalla occupazione di segmenti istituzionali, dalla diffusione
di un mercato illegale di amplissime ramificazioni, dalla presa in
carico di un universodi situazioni di precarieta' occupazionale,
ricevute di fatto in delega dal potere politico, incapace di mediare
o affrontare radicati problemi di disagio sociale.
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