| 197705 | |
| IDG921503761 | |
| 92.15.03761 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Baldacci G.L.
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| Osservazione a Cass. sez. lav. 2 ottobre 1991, n. 10266
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| Foro it., an. 117 (1992), fasc. 4, pt. 1, pag. 1214-1217
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D4192; D760
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| La sentenza in commento, facendo propri i principi dell' orientamento
prevalente, riafferma che l' appello proposto con riserva dei motivi
non vale ad instaurare il vero e proprio giudizio d' impugnazione. La
tempestivita' di quest' ultimo deve misurarsi sul deposito dei motivi
in cancelleria e sulla successiva notificazione dei medesimi alla
controparte, in relazione alla pubblicazione della sentenza. Nel caso
di specie, osserva l' A., essendo stata depositata la sentenza il 18
settembre 1986 e risultando l' atto contenente i motivi notificato
solo il 7 marzo 1988, si e' verificata una causa di definizione del
giudizio con pronuncia di merito, con preclusione dell' esame del
merito per intervenuto giudicato. Di qui la correttezza della
decisione che cassa senza rinvio "in presenza di un' ormai
consolidata ed irreversibile situazione di improseguibilita' del
processo".
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| art. 434 c.p.c.
art. 435 c.p.c.
art. 436 c.p.c.
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