| 197718 | |
| IDG921503774 | |
| 92.15.03774 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Comba Mario
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| La Corte Costituzionale tra diritto vivente e diritto in embrione
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| Nota a C. Cost. 12 novembre 1991, n. 402
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| Giur. it., an. 144 (1992), fasc. 3, pt. 1A, pag. 393-402
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D96900; D70
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| La Corte Costituzionale ha dichiarato non fondata la questione di
legittimita', sollevata in riferimento all' art. 3 Cost., dell' art.
11 comma 1 l. 576/1980. La questione riguardava l' interpretazione di
quest' articolo, che pone a carico degli avvocati e procuratori
iscritti alla Cassa nazionale previdenza e assistenza l' obbligo di
pagare un contributo integrativo calcolato in percentuale sui
corrispettivi rientranti nel "volume annuale d' affari IVA". Secondo
la Corte, "detto contributo dev' essere calcolato non su tutte le
operazioni fatturate nel corso dell' anno, ma solo su quelle
effettuate nell' ambito dell' attivita' professionale, come definita
dalla giurisprudenza di merito". L' A. si sofferma, in particolare,
sul richiamo operato dalla Corte alla giurisprudenza formata dai
giudici di merito, cioe', egli afferma, un diritto non ancora vivente
ma "in embrione".
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| art. 11 comma 2 l. 20 settembre 1980, n. 576
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