| 198214 | |
| IDG920904270 | |
| 92.09.04270 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Vidiri Claudio
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| Nuovo processo penale e processo di prevenzione: quale cultura per
quale giudice?
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| Cass. pen., an. 32 (1992), fasc. 1, pag. 194-205
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D68; D683; F428
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| L' A. prende in esame la Relazione al Parlamento predisposta dal
Cons. Sup. Mag. sullo stato della giustizia in Italia nel quadriennio
1986-1990, nella quale vengono sottolineati gli elementi di
contraddittorieta' che la domanda di giustizia presenta nel settore
penale: da una parte l' istanza garantistica e, dall' altra, un
accentuato "finalismo" in difesa della collettivita'. A un rigido
garantismo e' ispirato il nuovo codice di procedura penale, del quale
l' A. sottolinea gli aspetti piu' significativi. A fronte di un
siffatto processo, pero', permane "una vasta area di giustiziabilita'
improntata ai piu' rigidi schemi del giudizio inquisitorio", quella,
cioe', del processo di prevenzione, modellato sullo schema del
giudizio inquisitorio. Secondo l' A. "l' acquisizione da parte del
giudice della consapevolezza dei nuovi compiti assegnatigli dal
legislatore e la presa di coscienza dei principi e dei valori che il
nuovo codice esprime non possono non accompagnarsi a una progressiva
insofferenza verso un processo che contraddice la dimensione
garantistica della funzione giudiziaria".
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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