| 198349 | |
| IDG920904405 | |
| 92.09.04405 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Zanchetti Mario
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| Il "danno giusto" conseguente alla mancata interruzione di gravidanza
per colpa dei sanitari
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| Nota a App. Venezia 23 luglio 1990
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| Riv. it. med. leg., an. 13 (1991), fasc. 4, pt. 2, pag. 1320-1330
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D51800; D307
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| La Corte d' Appello ha confermato nella sostanza la pronuncia di
primo grado che aveva affermato la sussistenza della responsabilita'
civile per danni in caso di nascita indesiderata conseguente al
fallimento di un intervento abortivo per negligenza grave dei
sanitari. La questione centrale verte sull' individuazione dell'
interesse leso e del "danno ingiusto" ex art. 2043 c.c. A questo
proposito, l' A. non condivide le conclusioni della Corte: poiche' l'
interruzione legale della gravidanza e' posta dalla l. 194/1978 solo
come estremo mezzo di tutela di fronte ad un pericolo per la salute o
la vita, solo questo pericolo potra' essere considerato ai fini del
risarcimento. Eventuali interessi economici potranno essere
considerati esclusivamente per i loro riflessi sulla salute della
gestante. Va esclusa la risarcibilita', affermata invece dalla Corte
veneziana, del danno attinente agli obblighi di mantenimento del
figlio non voluto.
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| art. 4 l. 22 maggio 1978, n. 194
art. 2043 c.c.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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