| 198366 | |
| IDG920904422 | |
| 92.09.04422 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Riponti Danilo
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| Problematiche inerenti al tentativo di rapina impropria e al concorso
formale di reati tra rapina e resistenza a pubblico ufficiale
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| Nota a Trib. Udine 6 marzo 1992, n. 56
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| Riv. pen., an. 118 (1992), fasc. 4, pag. 375-376
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D51902; D5011; D5014; D51120
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| La sentenza in epigrafe, che si uniforma alla prevalente
giurisprudenza della Cassazione, ritiene configurabile, nel caso in
esame, un tentativo di rapina impropria in concorso formale con la
resistenza a pubblico ufficiale. L' A. ritiene la pronuncia
dogmaticamente inesatta: la violenza privata, elemento costitutivo
del reato di rapina impropria, ricomprende infatti il reato di
violenza a pubblico ufficiale. Il rapporto di specialita' che
sussiste fra i due reati impedisce quindi l' ipotizzabilita' del
concorso formale: risulterebbe altrimenti violato il precetto
sostanziale del "ne bis in idem". Individuato poi, sotto il profilo
dogmatico, in che cosa consiste il tentativo di rapina impropria, l'
A. ritiene che nel caso concreto si sia in presenza di un tentativo
di furto, sia pure aggravato, che andra' a concorrere con il reato di
resistenza a pubblico ufficiale.
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| art. 337 c.p.
art. 628 c.p.
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