| 198684 | |
| IDG921504740 | |
| 92.15.04740 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Recchioni Stefano
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| Sulla rilevanza della riserva di gravame per l' impugnazione
incidentale tardiva di sentenza non definitiva
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| Nota a Cass. sez. III civ. 12 febbraio 1991, n. 1452
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| Giur. it., an. 144 (1992), fasc. 5, pt. 1A, pag. 929-948
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D4204; D421
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| La Cassazione, con la pronuncia in commento, prosegue la sua opera di
disfacimento, come afferma l' A., del costrutto dei limiti oggettivi
del gravame incidentale tardivo. Il problema affrontato e risolto,
come risulta dalla massima, concerne la possibilita' per la parte
soccombente nella sentenza non definitiva, nei cui confronti e' stata
proposta riserva di appello ex art. 340 c.p.c., di proporre
impugnazione in via incidentale tardiva avverso tale sentenza,
nonostante l' impugnazione principale sia stata proposta da altra
parte avverso la sola sentenza definitiva. La positiva risposta a
tale quesito fornisce all' A. lo stimolo per svolgere alcune
osservazioni riguardo alla problematica delle impugnazioni
incidentali tardive, con specifico riferimento al tema delle sentenze
non definitive. Oltre alla valutazione della decisione in epigrafe,
l' A. si prefigge lo scopo di dimostrare l' operativita' del
principio enunciato dalla Suprema Corte anche per l' ipotesi di
difetto di riserva di gravame nei confronti della sentenza non
definitiva.
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| art. 333 c.p.c.
art. 334 c.p.c.
art. 335 c.p.c.
art. 340 c.p.c.
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