| 198686 | |
| IDG921504742 | |
| 92.15.04742 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Cammarota Raffaella
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| Frode alla legge in materia di prelazione agraria e reazione dell'
ordinamento
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| Nota a Cass. sez. III civ. 27 luglio 1990, n. 7579
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| Giur. it., an. 144 (1992), fasc. 5, pt. 1A, pag. 959-966
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D91612; D91613; D306011
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| La sentenza riguarda il caso di un proprietario che ha venduto il
proprio fondo, riservandosi la proprieta' di una striscia di terreno
lungo la linea di confine con un altro fondo di un coltivatore
diretto, concedendo la striscia, mantenuta in proprieta', in affitto
agli acquirenti del fondo medesimo. In sostanza si tratta del solito
problema riguardante il comportamento, invalso presso i proprietari
di fondi rustici, di eludere il diritto di prelazione del confinante
coltivatore diretto. Secondo la Corte tale comportamento configura un
illecito cui non consegue necessariamente la nullita', potendo l'
avente diritto esercitare il diritto di riscatto nei confronti di
qualsiasi altro avente causa dall' acquirente del fondo. Esame della
sentenza alla luce della giurisprudenza in materia e della figura del
contratto in frode alla legge.
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| art. 8 l. 26 maggio 1965, n. 590
art. 7 l. 14 agosto 1971, n. 817
art. 1344 c.c.
art. 1418 c.c.
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