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198700
IDG921504756
92.15.04756 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Verrando Antonio
Note in tema di poteri del giudice dell' ottemperanza ed effettivita' della tutela
Nota a Cons. Stato sez. IV 20 agosto 1991, n. 660
Giur. it., an. 144 (1992), fasc. 5, pt. 3A, pag. 381-390
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D1531; D15313; D02320
La sentenza in epigrafe rappresenta, sostiene l' A., l' esito di un processo evolutivo tutt' ora in corso, segnato dal determinato intento della giurisprudenza di pervenire, mediante lo strumento del giudizio di ottemperanza, ad una forma di tutela giurisdizionale la quale sia in grado, anche nel delicatissimo settore del diritto processuale amministrativo, di procurare l' obiettivo soddisfacimento della posizione giuridica soggettiva di chi sia titolare di una relazione qualificata con un bene della vita e, allo stesso tempo, soggetto, come consociato, all' esercizio del pubblico potere. In nome di una "tutela reale sollecita ed efficace delle posizioni soggettive lese dall' atto o dal comportamento illegittimo della p.a." si indirizza l' orientamento innovativo volto a liberare la pronuncia del giudice amministrativo da ogni inutile formalismo, allo scopo, come ribadisce testualmente la decisione "de qua" di "far conseguire al vincitore della lite non solo una giustizia formale e cioe' una pronuncia che riconosca le sue ragioni, ma anche -e soprattutto- una giustizia effettiva, e cioe' il conseguimento reale del bene o dell' utilita' riconosciuti dal giudicato".
art. 24 Cost. art. 24 r.d. 26 giugno 1924, n. 1054 art. 27 n. 4 r.d. 26 giugno 1924, n. 1054 art. 37 l. 6 dicembre 1971, n. 1034



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