| 198737 | |
| IDG921504793 | |
| 92.15.04793 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Cirulli Massimo
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| Arbitrato irrituale e provvedimenti d' urgenza
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| Nota a ord. Pret. Pescara 9 novembre 1990
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| Giur. merito, an. 24 (1992), fasc. 4-5, pt. 1, pag. 837-840
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D44601; D44022
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| Premessa la distinzione tra arbitrato rituale -avente funzione
sostitutiva della giurisdizione, ma nondimeno diretto alla pronuncia
di un lodo suscettibile di acquistare efficacia di sentenza ed
autorita' di cosa giudicata- ed arbitrato irrituale -istituto di
carattere privatistico, mediante il quale si attua l' amichevole
composizione della controversia- viene contestata la pretesa
applicabilita' dell' art. 818 c.p.c., dal quale si argomenta la
concedibilita' di misure cautelari da parte del giudice ordinario in
pendenza di giudizio arbitrale, all' arbitrato libero; applicabilita'
che conseguirebbe alla ritenuta unificazione dei due istituti
arbitrali operata dalla l. 28/1983. Osserva in contrario l' A. che la
riforma ha prodotto soltanto il limitato effetto di equiparare il
lodo rituale non depositato a quello irrituale, fermo restando che
questo conserva natura negoziale ed e' assoggettato alle impugnazioni
previste per i contratti. Ne deriva l' inammissibilita' della tutela
cautelare urgente, relativamente a controversia compromessa in
arbitri liberi, atteso che il provvedimento ex art. 700 postula, per
il suo carattere strumentale, una futura sentenza di merito, che
invece non potra' pronunciarsi per avere le parti rinunciato, con la
stipulazione del patto compromissorio irrituale, all' esercizio dell'
azione.
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| art. 700 c.p.c.
art. 818 c.p.c.
art. 825 c.p.c.
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