| 198738 | |
| IDG921504794 | |
| 92.15.04794 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Arceri Alessandra
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| Iniziativa per la dichiarazione di fallimento delle societa' di
capitali e ripartizione dei poteri tra assemblea dei soci ed
amministratori tra concezione "democratica" e concezione
"autoritaria" della gestione
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| Nota a Trib. Monza 31 ottobre 1990
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| Giur. merito, an. 24 (1992), fasc. 4-5, pt. 1, pag. 849-852
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D3122; D3131
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| Gli amministratori delle societa' di capitali sono legittimati "jure
proprio" ed indipendentemente da ogni preventiva delibera assembleare
a presentare istanza di fallimento della societa': a tale conclusione
l' A. giunge, concordando con l' annotata pronuncia del Tribunale di
Monza, tramite la ricognizione di alcuni significativi indici
normativi (artt. 2392, 2394 c.c., 217 n. 4 l. fall. e 224 l. fall.)
che rendono gli amministratori responsabili di fronte ai creditori,
ma anche in sede penale, dell' omesso compimento di atti idonei a
conservare il patrimonio sociale in caso di dissesto, tra i quali e'
da ricomprendersi la iniziativa per la dichiarazione di fallimento. A
tale conclusione non osta la considerazione che in tal modo si
attribuirebbe agli amministratori il potere di provocare a loro
piacimento il fallimento della societa', poiche' la valutazione dei
presupposti per far luogo a tale dichiarazione appartiene pur sempre
alla competenza del Tribunale.
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| art. 146 c. comm.
art. 6 l. fall.
art. 152 l. fall.
art. 217 n. 4 l. fall.
art. 224 l. fall.
art. 2392 c.c.
art. 2394 c.c.
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