| 198744 | |
| IDG921504800 | |
| 92.15.04800 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Pirrone Salvatore
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| Contestazione di legittimita' e disconoscimento di paternita'
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| Nota a App. Catania 7 maggio 1990
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| Giur. merito, an. 24 (1992), fasc. 4-5, pt. 1, pag. 884-890
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30131; D30132
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| La sentenza in epigrafe pone l' importante problema giuridico,
relativo all' art. 248 c.c., della legittimazione attiva per la
contestazione dello stato di figlio legittimo. La norma prevede che
"la legittimazione spetta oltre a colui che nell' atto di nascita
risulti suo genitore, a chi abbia interesse". A tale riguardo in
precedenza e' stata sostenuta la tesi del "favor legitimitatis", alla
quale la dottrina ha fatto seguire la tesi del "favor veritatis". Non
e' sufficiente per la legittimazione attiva l' interesse di carattere
morale o patrimoniale ne' il fatto che determinati soggetti abbiano
lo stesso cognome del minore nei cui confronti si contesta la
legittimita'. E' necessario che l' art. 248 c.c. venga collegato con
le norme di cui agli artt. 236-240 c.c. che contemplano la
conformita' o meno dell' atto di nascita col possesso di stato ai
fini della prova della filiazione legittima ed occorre, inoltre,
esaminare se vi sia stata supposizione di parto o sostituzione di
neonato e se sia avvenuta la celebrazione del relativo matrimonio.
Solo in tali ipotesi e' da riconoscere la legittimazione attiva di
determinati soggetti.
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| art. 231 c.c.
art. 235 c.c.
art. 236 c.c.
art. 238 c.c.
art. 240 c.c.
art. 248 c.c.
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