| 198750 | |
| IDG921504806 | |
| 92.15.04806 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Masoni Roberto
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| Recenti contrasti sull' impugnazione davanti al Tribunale della
liberta' dei provvedimenti cautelari personali
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| Nota a ord. Trib. Vercelli 17 settembre 1990
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| Giur. merito, an. 24 (1992), fasc. 4-5, pt. 2, pag. 949-954
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D611
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| La nota si occupa di un recente contrasto interpretativo, emerso
durante il primo anno di applicazione del nuovo codice di procedura
penale in uno dei suoi snodi qualificanti, manifestatosi tanto nella
giurisprudenza di legittimita' quanto in quella di merito e risolto,
da ultimo, con una pronuncia delle sezioni unite della Corte di
Cassazione del 23 novembre 1990. La disputa riguardava la
determinazione della esatta estensione della competenza del Tribunale
della liberta' (ex artt. 309 e 310 c.p.p.) nella "rivalutazione" dei
provvedimenti de libertate gia' pronunciati dagli organi
giurisdizionali nelle diverse fasi del processo; un orientamento
patrocinava una interpretazione restrittiva delle norme processuali
della cautela, ritenendo che il Tribunale potesse pronunciarsi solo
sulle impugnazioni di provvedimenti cautelari personali emessi
durante la fase procedimentale, l' altro, invece, affermatosi poi
definitivamente, era assertore di una generale competenza del
Tribunale de quo non limitata ne' dal diverso momento processuale di
pronuncia della misura, ne' dal tipo di organo giusdicente. La nota,
traendo spunto dall' orientamento restrittivo seguito dal Tribunale
di Vercelli nell' ordinanza in epigrafe, ripercorre le tappe
giurisprudenziali salienti del contrasto e riassume gli argomenti
logici e giuridici a sostegno dell' una e dell' altra impostazione
ermeneutica, pur prestando adesione alle conclusioni cui e' pervenuta
la piu' recente giurisprudenza di legittimita'.
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| art. 309 c.p.p.
art. 310 c.p.p.
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