| Si pone innanzitutto in luce la finalita' della legge: la protezione
della natura come bene in se' e come bene relazionale. In questo
duplice fine si vede inoltre l' affermazione del principio
biocentrico. Infatti la natura appare tutelata non solo per l'
utilita' che offre all' uomo (per cui si parla di patrimonio
naturale), ma anche per il suo valore intrinseco. Il lavoro procede
ponendo in evidenza il grave problema del riparto delle competenze
tra Stato e Regioni in materia di tutela della natura. Il problema
appare risolto nella prospettiva della leale cooperazione tra Stato e
Regioni, mentre il fondamento della competenza in tale materia non
viene piu' ravvisato nell' art. 117 Cost. (agricoltura e foreste ed
urbanistica), il che portava ad escludere una competenza statale, ma
nell' art. 9 e nell' art. 32 Cost., con la conseguenza che titolare
della competenza e' la Repubblica, e quindi: la comunita', lo Stato,
le Regioni, gli Enti territoriali. Si pone inoltre il problema della
scriminante della rilevanza nazionale o internazionale, ovvero
regionale e locale dell' area da proteggere, in base alla quale la
legge quadro distingue la competenza statale da quella regionale. Si
passa quindi a trattare del procedimento per la istituzione dei
parchi e delle riserve, procedimento che e' tutto incentrato sul
programma che deve adottare il Comitato per le aree protette. Si pone
il problema del raccordo tra l' art. 3 e l' art. 4 della legge quadro
e si sottolinea che la competenza del Comitato concerne le aree
protette sia statali che regionali. Si analizza quindi il contenuto
del programma con particolare riferimento alla perimetrazione
provvisoria ed alla adozione delle misure di salvaguardia. Si
delineano quindi le prescrizioni relative alla istituzione dei parchi
nazionali, delle riserve statali e dei parchi e delle riserve
regionali. Altro aspetto importante che viene esaminato e' quello
relativo agli strumenti giuridici predisposti dalla legge per la
gestione delle aree protette: l' Ente parco, il regolamento per il
parco, il piano per il parco, il nulla osta, il piano pluriennale per
la promozione delle attivita' compatibili. Un altro capitolo concerne
la sorveglianza e la vigilanza sulle aree protette ed un ultimo
capitolo concerne le sanzioni penali ed amministrative, nonche' il
risarcimento del danno. Conclude il lavoro un breve cenno alla grande
importanza rivestita da questa legge quadro per i suoi contenuti non
solo conservativi, ma anche dinamici e gestionali.
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