| Sono molti i casi, che l' A. illustra, in cui la legge considera la
famiglia in senso largo (extended family), e altrettanto numerosi
sono gli orientamenti giurisprudenziali in questo senso. Tuttavia
sussiste una corrente interpretativa, che ravvisa il convivente "more
uxorio" come membro organico, e sistematicamente inserito, di una
famiglia di fatto, quale "genus proximum" e assai simile alla
famiglia legittima, alla quale e' possibile applicare per analogia la
disciplina stabilita per quest' ultima. Secondo l' A., questa
corrente interpretativa contrasta con diversi punti dell'
ordinamento. Matrimonio e libera unione si pongono su piani
nettamente diversi. In conclusione vengono esaminati criticamente i
progetti di legge, presentati all' inizio della precedente
legislatura, per regolare la convivenza.
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