| 200554 | |
| IDG930600201 | |
| 93.06.00201 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Corona Maurizio
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| La c.d. diseredazione: riflessioni sulla disposizione testamentaria
di esclusione
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| Riv. not., an. 46 (1992), fasc. 3, pt. 1, pag. 505-534
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D3028
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| (Sommario: - Il dibattito sull' ammissibilita' della disposizione
testamentaria di esclusione del successibile ex lege (non
legittimario) e problematiche correlate. Le finalita' dello studio. -
L' esame delle argomentazioni addotte contro la clausola di
esclusione. A) Il dettato degli artt. 457, comma 2, 587 e 588, comma
1, c.c. nell' interpretazione della Cassazione; l' asserito carattere
accessorio o complementare delle disposizioni testamentarie previste
dagli art. 737 e 752 c.c.: rilievi critici. Il superamento delle tesi
della Cassazione alla luce dei dati normativi comprovanti la natura
dispositiva del testamento e l' esistenza di autonome disposizioni
patrimoniali di ultima volonta' estranee alla "summa divisio"
enunciata nell' art. 588, comma 1, c.c.; analisi delle fattispecie.
B) L' ulteriore argomento proposto contro l' ammissibilita' della
clausola: la tassativita' delle cause di esclusione dalla successione
ex art. 463 c.c.; l' inconferenza dell' assunto; la necessita' di
distinguere la clausola di esclusione dalla "diseredazione" in senso
proprio. - Spunti per la configurazione della clausola di esclusione
quale disposizione "nominata" riconducibile all' assegno divisionale
semplice c.d. indiretto)
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| art. 457 comma 2 c.c.
art. 463 c.c.
art. 587 c.c.
art. 588 comma 1 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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