| 200655 | |
| IDG930900302 | |
| 93.09.00302 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Grevi Vittorio
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| Facolta' di non rispondere delle persone esaminate ex art. 210 c.p.p.
e lettura dei verbali di precedenti dichiarazioni
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| Nota a C. Cost. 3 giugno 1992, n. 254
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 35 (1992), fasc. 3, pag. 1123-1131
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D621; D62152
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| L' A. esamina le possibili interpretazioni dell' art. 513 comma 2
c.p.p.: la prima, suggerita dall' Avvocatura di Stato, e' in stretta
correlazione al comma 1 dello stesso articolo, e ammette la
possibilita', in caso di rifiuto di rispondere opposto dalle persone
comparse ai sensi dell' art. 513 comma 2, di estendere ad esse la
soluzione prevista al comma 1 per l' imputato (possibilita' di
lettura, su richiesta di parte, dei verbali delle dichiarazioni rese
dalle medesime persone); la seconda interpretazione, quella seguita
dalla Corte Costituzionale, e' quella che ritiene "costituzionalmente
illegittimo l' art. 513 comma 2 nella parte in cui non prevede che il
giudice, sentite le parti, disponga la lettura dei verbali delle
dichiarazioni di cui al comma 1 del medesimo articolo, rese dalle
persone indicate nell' art. 210 c.p.p., qualora queste ultime si
avvalgano della facolta' di non rispondere". L' A. ripercorre i
passaggi della motivazione attraverso cui la Corte e' giunta alla
dichiarazione di fondatezza della questione di legittimita' ed
esamina ulteriori quesiti che la declaratoria pone.
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| art. 3 Cost.
art. 210 c.p.p.
art. 513 comma 2 c.p.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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