| 200712 | |
| IDG931500359 | |
| 93.15.00359 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Gentile Sebastiano Luigi
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| La "scure finanziaria" sugli arretrati di pensione
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| Osservazione a C. Cost. 3 giugno 1992, n. 246
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| Foro it., an. 117 (1992), fasc. 10, pt. 1, pag. 2601-2605
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D70; D761; D4193
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| Secondo la sentenza in rassegna sono infondate le questioni di
legittimita' dell' art. 6 commi 1 e 2 d.l. 103/1991, "contenente
norme di interpretazione autentica secondo cui, in particolare, il
termine di 10 anni fissato dall' art. 47 comma 2 d.p.r. 639/1970 (per
la proposizione dell' azione giudiziaria in materia di trattamenti
pensionistici, decorrente dall' esaurimento dei ricorsi in via
amministrativa) e' posto a pena di decadenza e il suo spirare
comporta l' estinzione del diritto ai ratei pregressi delle
prestazioni previdenziali e l' inammissibilita' della relativa
domanda, salvo che per i processi in corso alla data del 2 aprile
1991 (giorno di entrata in vigore delle nuove disposizioni
interpretative), in riferimento agli artt. 3 e 38 Cost.". L' A.
esamina criticamente la questione, con particolare riguardo al
quesito se la sentenza, nello statuire la natura interpretativa e,
quindi, l' efficacia retroattiva dell' art. 6 (salvo che per i
processi in corso), abbia rispettato i canoni a cui,
tradizionalmente, si adeguano simili decisioni.
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| art. 3 Cost.
art. 38 Cost.
art. 47 comma 2 d.p.r. 30 aprile 1970, n. 639
art. 6 d.l. 29 marzo 1991, n. 103
l. 1 giugno 1991, n. 166
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