| Il silenzio del Corano nei confronti della contraccezione viene
compensato dalle parole risalenti al Profeta Muhammad le quali, in
maggioranza, non proibirono il "coitus interruptus". Questa
tolleranza e' stata ripresa dalla tradizione islamica che ha trovato
in al-Ghazali il piu' apprezzato formulatore dei criteri da
rispettare per legittimare la pratica del "coitus interruptus" e, in
seguito, delle moderne tecniche contraccettive. Secondo il pensiero
di Ghazali il coitus interruptus e' un'azione "makruh", vale a dire,
per le categorie della Legge islamica, un atto riprovevole, ma, nello
stesso tempo, tollerato. Oggi, la gran parte dei giuristi musulmani
accettano le pratiche contraccettive pur con sfumature diverse. Piu'
differenziata appare la politica demografica degli stati
arabo-islamici che oscillano dalla proibizione ad un accoglimento
piu' o meno ampio delle varie tecniche anticoncezionali.
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