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Documento


200810
IDG930300457
93.03.00457 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Atighetchi Dariusch
La contraccezione nelle fonti e nella storia islamica
Med. mor., an. 42 (1992), fasc. 5, pag. 871-888
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D18831; D9541
Il silenzio del Corano nei confronti della contraccezione viene compensato dalle parole risalenti al Profeta Muhammad le quali, in maggioranza, non proibirono il "coitus interruptus". Questa tolleranza e' stata ripresa dalla tradizione islamica che ha trovato in al-Ghazali il piu' apprezzato formulatore dei criteri da rispettare per legittimare la pratica del "coitus interruptus" e, in seguito, delle moderne tecniche contraccettive. Secondo il pensiero di Ghazali il coitus interruptus e' un'azione "makruh", vale a dire, per le categorie della Legge islamica, un atto riprovevole, ma, nello stesso tempo, tollerato. Oggi, la gran parte dei giuristi musulmani accettano le pratiche contraccettive pur con sfumature diverse. Piu' differenziata appare la politica demografica degli stati arabo-islamici che oscillano dalla proibizione ad un accoglimento piu' o meno ampio delle varie tecniche anticoncezionali.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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