| L' eutanasia costituisce un nodo bioetico "caldo" in un dibattito che
si svolge a vari livelli: medico, bioetico, legale, di mass-media. Il
presente lavoro affronta, al riguardo, uno dei casi piu' noti di
pratica eutanasica: quello di Nancy Cruzan, la donna statunitense
che, in seguito a grave incidente nel 1983, e' rimasta in stato
vegetativo persistente attaccata alle macchine di supporto vitale,
fino alla morte nel 1990 avvenuta in seguito alla decisione di un
giudice -su richiesta dei familiari- di staccarla dai citati
strumentari. Dopo una premessa storica della vicenda, il lavoro si
addentra nell' iter giudiziario che ha preceduto il "caso Cruzan" e
prende in esame le affermazioni del magistero cattolico sull'
eutanasia ed il dibattito teologico in atto. Lo studio affronta,
inoltre, la valutazione etica dell' eutanasia argomentando una serie
di quesiti: se staccare i tubi dell' alimentazione/idratazione sia
eutanasia; se il proseguirla sia accanimento terapeutico; se l'
alimentazione/idratazione siano trattamenti medici o cure; il
rapporto costi-benefici; il valore della volonta' del paziente ed il
ruolo dei familiari; il valore della vita. Il lavoro si conclude con
l' affermazione che nel "caso Cruzan" siano state privilegiate l'
opinione e l' interesse proprio rispetto alla verita'. Segno
eloquente il silenzio che e' seguito alla morte di Nancy.
| |