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200931
IDG930900578
93.09.00578 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cerase Marco
Sulla morte in conseguenza della cessione di stupefacenti
Osservazione a Cass. sez. VI pen. 22 marzo 1990
Cass. pen., an. 32 (1992), fasc. 7, pag. 1811-1812
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D51414; D51852; D50101
La sentenza annotata aderisce all' indirizzo giurisprudenziale prevalente secondo cui lo spaccio di stupefacenti puo' costituire un caso di delitto doloso previsto dall' art. 586 c.p., a seguito del quale si verificano la morte o le lesione e per cui lo spacciatore risponde della morte del tossicodipendente. La Cassazione precisa, in particolare, che il nesso eziologico non e' interrotto da eventuali passaggi di detenzione intermedi della sostanza stupefacente tra lo spacciatore e il consumatore finale. Rilevata la divergenza fra chi ritiene che l' art. 586 c.p. configuri un' ipotesi di responsabilita' oggettiva e chi ritiene invece che configuri un' ipotesi di responsabilita' per colpa, l' A. muove critiche a questo secondo orientamento.
art. 72 l. 22 dicembre 1975, n. 685 art. 586 c.p.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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