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200938
IDG930900585
93.09.00585 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bonamore Daniele
L' art. 109 nuovo c.p.p. e le "minoranze linguistiche riconosciute"
Nota a Pret. Trieste 14 maggio 1990
Cass. pen., an. 32 (1992), fasc. 7, pag. 1915-1927
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D6040; D68; D04002
(Sommario: La prima applicazione giurisprudenziale dell' art. 109 c.p.p. Il protagonista della vicenda giudiziaria. Il vecchio art. 137 c.p.p. e la ratio della sua attuazione. La sentenza 28 del 1982 C. cost. L' estensione della "minoranza linguistica riconosciuta" dalla Corte. Il caso di Trieste. Memorandum di Londra e Trattato di Osimo. Il diritto internazionale monistico. Il Trattato di Osimo come atto d' interpretazione autentica. Attuazione amministrativa e giudiziaria degli atti normativi esterni e interni. Le "minoranze linguistiche riconosciute" dell' art. 109 c.p.p. Le comunita' etnico-linguistiche precedono il riconoscimento normativo. Il diritto biologico alla propria lingua. La fattizia distinzione fra norme precettive e norme programmatiche. Le comunita' linguistiche e le famiglie di fatto. Le minoranze e la parabola del "Buon Pastore". La diversa formulazione della legge delega e della norma delegata in rapporto all' art. 109 c.p.p. Le comunita' oggetto della tutela dell' art. 109 c.p.p. La sorte dei ladini, dei friulani e delle altre comunita' di segno linguistico diverso)
art. 109 c.p.p.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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