| 200940 | |
| IDG930900587 | |
| 93.09.00587 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Siracusano Delfino
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| Evidenza e decisione allo stato degli atti
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| Intervento al V convegno dell' Associazione tra gli studiosi del
processo penale, Urbino, 20-22 settembre 1991
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| Cass. pen., an. 32 (1992), fasc. 7, pag. 1942-1944
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| D6225; D60414; D68
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| L' A. sottolinea come il nuovo codice di procedura penale abbia
rilanciato la regola di giudizio basata sull' evidenza nelle
disposizioni normative relative all' immediata declaratoria delle
cause di non punibilita' e in quelle relative alla sentenza di non
luogo a procedere. Per quanto riguarda il primo gruppo di norme, il
nuovo art. 129 c.p.p. riproduce le prescrizioni del vecchio art. 152
c.p.p, ma e' destinato ad operare in un sistema che ha ridisegnato le
ipotesi di proscioglimento dei casi di mancanza di prove e di prova
insufficiente o contraddittoria. L' art. 425 c.p.p. prevede poi la
regola del giudizio dell' evidenza come possibile momento conclusivo
della fase delle indagini preliminari. L' A. approfondisce il
concetto di evidenza nei due diversi contesti.
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| art. 129 c.p.p.
art. 425 c.p.p.
art. 422 c.p.p.
art. 152 c.p.p. 1930
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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