| 201128 | |
| IDG930400775 | |
| 93.04.00775 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Perico Giacomo
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| Ripristinare la pena di morte?
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| Aggiorn. soc., an. 44 (1993), fasc. 1, pag. 23-37
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D5031; F4251
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| Recenti sondaggi mostrano che in Italia una maggioranza (di stretta
misura) e' in favore della pena di morte. Una posizione nettamente
contraria ad essa appare nel '700 con Cesare Beccaria, ma solo la
Costituzione del 1948 la esclude dall' ordinamento giuridico
italiano. I documenti internazionali ne prevedono l' abolizione o
almeno una rigorosa limitazione. Quasi la meta' degli Stati l' hanno
di fatto abolita. Le ragioni addotte da certi criminologi per il suo
ripristino appaiono smentite dai fatti e in contrasto con il diritto
alla vita e con il recupero sociale del criminale. La morale
cattolica la ammette in linea di principio come estremo rimedio per
delitti gravissimi, ma sul piano concreto orienta verso la sua non
applicazione, potendo lo Stato disporre di efficaci alternative (la
detenzione, anche a vita) per neutralizzare il criminale.
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| Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze
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