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201182
IDG930600829
93.06.00829 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Corsinovi Carlo
Licenziamento disciplinare e vita privata del lavoratore
Nota a Cass. 23 maggio 1992, n. 6180
Giust. civ., an. 42 (1992), fasc. 12, pt. 1, pag. 3037-3038
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D74702
La pronuncia della Cassazione ripropone, in relazione a una fattispecie di licenziamento disciplinare, un principio di diritto ormai consolidato, quello dell' effettiva rilevanza, nella fattispecie ai fini del recesso per giusta causa, dei comportamenti del prestatore di lavoro afferenti alla sua vita privata. La peculiarita' della sentenza in epigrafe risiede, afferma l' A., nella realizzazione di una reciproca "osmosi" tra concezione oggettiva e soggettiva della giusta causa, gia' individuata dalla dottrina come effetto dell' ampliamento degli obblighi contrattuali gravanti sul prestatore di lavoro, fino al punto di ricomprendere comportamenti extra professionali. La sentenza individua il fondamento della reazione sanzionatoria nel fatto che la condotta privata del dipendente compromette il profilo fiduciario della prestazione lavorativa.
art. 3 l. 15 luglio 1966, n. 604
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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