| 201304 | |
| IDG930600951 | |
| 93.06.00951 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Mariani Michele
| |
| Il risarcimento del danno biologico al lavoratore vittima di
infortunio o malattia professionale, con particolare riferimento ai
criteri di valutazione
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Nota a Pret. Livorno 27 febbraio 1991
Pret. Parma 31 marzo 1992
| |
| Riv. it. dir. lav., an. 11 (1992), fasc. 4, pt. 2, pag. 813-827
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| D7013; D0411
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Secondo la sentenza del Pretore di Livorno, nel caso di malattiva da
lavoro, il risarcimento per danno biologico dovuto al lavoratore dal
datore, quando questi sia da intendersi civilmente responsabile della
malattia medesima, risulta dalla differenza, ragguagliata
percentualmente al grado di invalidita' accertata, tra la
capitalizzazione della retribuzione mensile e la capitalizzazione
della rendita corrisposta dall' INAIL. L' A. fa il punto sulla
questione del rapporto fra trattamento INAIL e risarcimento del danno
alla persona, richiamando le sentenze della Corte Costituzionale in
materia. Ritiene non del tutto condivisibile la sentenza del Pretore
di Livorno. Appare preferibile, ancorche' non del tutto convincente,
la sentenza del Pretore di Parma, che limita la liquidazione del
danno biologico "solo" per le voci diverse dalla capacita' di lavoro
generica.
| |
| art. 32 Cost.
d.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124
| |
| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
| |