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| IDG930600989 | |
| 93.06.00989 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Consolo Claudio
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| La collocazione nell' istituzione giudiziaria italiana del nuovo
giudice di pace: una lettura eterodossa
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| Relazione al convegno organizzato dalla Regione autonoma
Trentino-Alto Adige, dalla Facolta' giuridica dell' Universita' di
Trento, dall' Associazione rovetana per la giustizia sul tema: "L'
accesso alla giustizia e il giudice di pace negli ordinamenti
europei", Folgaria, 10-11 gennaio 1992
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| Riv. trim. dir. proc. civ., an. 46 (1992), fasc. 4, pag. 1253-1279
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D02306; D023
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| (Sommario: - Le ragioni della crisi della figura del giudice
conciliatore, della sua irreversibilita' e della scelta
politico-culturale di soppiantarla con la fascinosa formula del
giudice di pace. Il dibattito sulla giustizia onoraria dell' ultimo
trentennio e la sua connotazione piuttosto ideologico-culturale che
pragmatico-operativa (ed il coevo corso dei fatti). L' erosione della
credibilita' istituzionale del giudice conciliatore tra la prosa di
una antiquata sua disciplina e la poesia del mito nascente del
giudice onorario ("coesistenziale"?) dei "nuovi" diritti. La scelta
paradossale di far nascere "postumamente" il giudice di pace alla
fine degli anni Ottanta; il rapporto, a ben vedere, di parziale
continuita' fra (la tradizione novecentesca del) giudice conciliatore
e il "nuovo" giudice di pace. Sulle tracce di un nome e piu' ancora
della sua aureola. - I progetti che nel corso della legislatura sono
confluiti nell' iter di approvazione della legge n. 374 del 1991:
esame comparativo in relazione alle scelte poi prevalse in
Parlamento. I progetti della fine degli anni Ottanta e la loro
contiguita' di fondo. Differenze rispetto alla vigente disciplina del
giudice conciliatore e quadro sinottico delle soluzioni presenti nei
vari progetti. L' individuazione di una consistente competenza civile
e la biforcazione del criterio di giudizio. Il nodo non facile della
competenza penale (e la prudentissima e rivelatrice soluzione del
rinvio ad una fonte delegata). Lo sforzo di timida semplificazione
della disciplina del procedimento civile e la funzione conciliativa
in sede contenziosa e non. Prospettive e compiti)
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| art. 106 comma 2 Cost.
l. 21 novembre 1991, n. 374
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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