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Documento


201697
IDG931501339
93.15.01339 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Caso Roberto
La Cassazione tra occupazione appropriativa ed espropriazione sostanziale: Dr. Jekyll e Mr. Hyde?
Nota a Cass. sez. un. civ. 25 novembre 1992, n. 12546 Cass. sez. I civ. 8 ottobre 1992, n. 10979
Foro it., an. 118 (1993), fasc. 1, pt. 1, pag. 89-97
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D3130; D30412; D3080
Con la sentenza in epigrafe, le sezioni unite hanno respinto la tesi giurisprudenziale che ha avuto origine con la sentenza della prima sezione n. 7210/1990. Secondo tale pronuncia, in caso di occupazione appropriativa sorge per il proprietario un diritto di credito al controvalore del bene perduto, diritto soggetto alla prescrizione ordinaria decennale. Le sezioni unite, al contrario, hanno sancito che l' occupazione illegittima del suolo privato e la costruzione su di esso di un' opera da parte della p.a. provocano nella sfera giuridica del proprietario un danno, e che l' azione per il conseguimento del valore di esso ha natura risarcitoria ed e' soggetta alla prescrizione quinquennale. L' A. esamina criticamente questa pronuncia, che segue immediatamente la n. 10979, di contrario avviso, riportata in epigrafe.
art. 42 Cost. art. 3 l. 27 ottobre 1988, n. 458 art. 934 c.c. art. 938 c.c. art. 939 c.c. art. 940 c.c. art. 2043 c.c. art. 2946 c.c. art. 2947 c.c.



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