| 201767 | |
| IDG931501409 | |
| 93.15.01409 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Sesta Michele
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| Sui diritti verso il preteso padre naturale di colui che ha lo stato
di figlio legittimo altrui
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| Nota a Cass. sez. I civ. 22 gennaio 1992, n. 711
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| Giur. it., an. 145 (1993), fasc. 1, pt. 1A, pag. 137-140
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30271; D30131; D30136
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| La sentenza in rassegna conferma e precisa, sostiene l' A., il
principio affermato dalla Suprema Corte secondo cui il figlio non
riconoscibile puo' pretendere nei confronti degli eredi legittimi del
proprio padre naturale l' assegno previsto dagli artt. 580 e 594
c.c., anche nell' ipotesi in cui il richiedente abbia lo status di
figlio legittimo altrui, e quindi non possa accertarsene la
paternita' naturale, stante il divieto dell' art. 253 c.c. La Corte
precisa che l' azione e' esercitabile purche' il richiedente non
abbia omesso "consapevolmente e volontariamente di esercitare l'
azione di disconoscimento della paternita'", la cui prova grava sul
convenuto. L' A. approfondisce l' esame della questione alla luce
della giurisprudenza, richiamando in particolare la sentenza della
Cassazione n. 467/1987, e propone alcune osservazioni critiche in
ordine alle condizioni di ammissibilita' dell' azione.
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| art. 244 c.c.
art. 279 c.c.
art. 580 c.c.
art. 594 c.c.
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