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| IDG931501412 | |
| 93.15.01412 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Dalmotto Eugenio
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| Contro la strategia dilatoria nel corso dell' impugnazione del
riconoscimento di figlio naturale
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| Nota a Cass. sez. I civ. 3 maggio 1991, n. 4839
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| Giur. it., an. 145 (1993), fasc. 1, pt. 1A, pag. 212-222
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30135; D30140; D4415; D4413
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| La prima massima sconfessa l' orientamento di merito propenso a
negare ammissibilita' al reclamo avverso il provvedimento di nomina
di un curatore speciale del minore, quando tale provvedimento sia
stato emanato allo scopo di impugnare il riconoscimento per difetto
di veridicita'. Quanto alla seconda massima, essa s' inserisce nel
tema dell' impugnabilita' con ricorso straordianrio per cassazione
dei provvedimenti rilasciati in camera di consiglio. La sentenza in
rassegna, pronunciando in un caso in cui la camera di consiglio aveva
inciso su posizioni di diritto soggettivo, ha concluso per l'
impugnabilita' straordinaria in Cassazione. Altri argomenti esaminati
riguardano la segnalazione da parte dell' ufficiale di stato civile
dell' avvenuto riconoscimento ad opera di persona coniugata di un
figlio naturale non riconosciuto dall' altro genitore, e i rimedi
nell' interesse del bambino e, piu' in generale, dell' infanzia, alla
lunghezza dei procedimenti di accertamento della paternita', spesso
assecondati da tattiche dilatorie dei falsi genitori.
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| art. 24 Cost.
art. 111 Cost.
art. 74 l. 4 maggio 1983, n. 184
art. 264 c.c.
art. 739 c.p.c.
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