| La l. 353/1990 recante "provvedimenti urgenti per il processo civile"
ha inciso notevolmente sulle regole del processo di cognizione,
unitamente alla legge istitutiva del Giudice di pace n. 374/1991. Con
la presente trattazione si e' cercato di tracciare in maniera
organica uno schema del nuovo processo di cognizione, quale risulta
dal coordinamento tra le nuove norme e quelle previgenti non
investite dalla riforma, puntando in particolare modo l' attenzione
sulla struttura processuale ed organizzativa del rito pretorile. E'
stata cosi' evidenziata, da una parte, la tematica della competenza
pretorile che, per motivi di linearita' espositiva, si e' voluto
suddividere in competenza per materia, per valore e per territorio,
dall' altra, sono stati poi affrontati, seppure a grandi linee, gli
argomenti di maggiore rilievo sotto il profilo procedurale, sia dal
punto di vista del rito ordinario sia dal punto di vista del rito
speciale locatizio e degli altri riti speciali. Da ultimo si e'
incentrata l' attenzione sugli aspetti organizzativi che la riforma
del processo civile portera' ad affrontare all' interno degli uffici
giudiziari pretorili. Dalla disamina della problematica
processualistica ed organizzativa connessa alla legge sui
"provvedimenti urgenti" sono state escluse, peraltro, solo quelle
parti della disciplina processualgiudiziaria sulle quali la novella
parziale del 1990 non ha inciso: le prove in generale e i singoli
mezzi di prova, i provvedimenti della Cassazione, il giudizio di
rinvio, la revocazione e l' opposizione di terzo.
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