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201888
IDG930601535
93.06.01535 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Baratta Roberto
Diritto interno incompatibile con la normativa comunitaria
Osservazione a CGCE 25 luglio 1991 (causa 58/90)
Giust. civ., an. 43 (1993), fasc. 1, pt. 1, pag. 5-6
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D8712; D87120; D8713; D87009
La Corte, alla stregua della sua precedente giurisprudenza, lascia intendere che lo Stato italiano ha l' obbligo di abrogare il diritto interno incompatibile con la normativa comunitaria, direttamente applicabile o produttiva di effetti diretti nell' ordinamento interno. L' A. osserva pero' che, a stretto rigore, il primato della normativa comunitaria non sempre richiederebbe l' abrogazione del diritto interno, alla cui conservazione lo Stato potrebbe avere interesse per quelle fattispecie che esulano dall' ambito di applicazione del diritto comunitario. Per quanto riguarda il caso di specie, le norme interne che richiedono il possesso della cittadinanza italiana per accedere a determinate attivita' lavorative, in contrasto con le norme comunitarie che vietano discriminazioni in base alla nazionalita', potrebbero essere disapplicate con l' emanazione di circolari ministeriali.
art. 48 Tr. CEE art. 52 Tr. CEE art. 59 Tr. CEE
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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